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Banca Ifis | Dichiarazione non finanziaria consolidata 2021



           le indicazioni, di promuovere la revisione periodica del Codice dei suoi meccanismi di attuazione e di riportare al Consiglio
           d’Amministrazione sull’attività svolta e sulle problematiche connesse all’attuazione del Codice Etico.



















           Il Codice Etico chiarisce che, l’assunzione di impegni con la Pubblica Amministrazione e con le pubbliche istituzioni è
           riservata alle unità organizzative del Gruppo preposte e autorizzate, le quali sono tenute ad assolvere ai propri compiti con
           integrità, indipendenza e correttezza. È vietato promettere od offrire a pubblici ufficiali  o a dipendenti in genere della
           Pubblica Amministrazione o di pubbliche istituzioni (incluse le Autorità di Vigilanza), pagamenti o beni per promuovere o
           favorire gli interessi del Gruppo in sede di stipulazione di contratti ed erogazione di servizi, aggiudicazione e gestione delle
           autorizzazioni,  riscossione  di  crediti  anche  verso  l’Erario,  attività  ispettive  o  di  controllo  o  nell’ambito  di  procedure
           giudiziarie.


           Chiunque riceva richieste o proposte di benefici da pubblici funzionari deve immediatamente riferire al proprio superiore
           e all’Organismo di Vigilanza, i quali valuteranno l’adozione di eventuali ulteriori iniziative.

           La prevenzione alla corruzione
           Per la prevenzione del rischio di commissione dei reati di corruzione e concussione, il Gruppo si è dotato del Modello di
           Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 (MOG), oltre che di linee guida espresse nel Codice Etico.

           A ottobre 2020 il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo della Capogruppo è stato aggiornato per dare particolare
           rilevanza  all’intervento  di  riforma  della  Parte  Speciale  del  Modello  e  procedere  secondo  le  ordinarie  direttrici  che
           caratterizzano la strutturazione del documento quali: la rilevazione dei processi esistenti e la loro formalizzazione, la
           mappatura dei rischi inerenti, e la predisposizione o migliore esplicitazione dei relativi presidi.

           Una parte dell’intervento è stata diretta ad un’individuazione delle aree di rischio, più dettagliata e concreta rispetto alla
           precedente  versione  del  Modello,  al  fine  di  indirizzare  l’agire  di  dirigenti,  dipendenti  e  collaboratori  della  Banca  e,  di
           conseguenza, al fine di realizzare un Modello efficace ai sensi dell’art. 6 del D. lgs. 231/01.

           I reati oggetto di maggiore e prioritaria attenzione nel contesto dell’aggiornamento del Modello Organizzativo della Banca
           sono stati, ad esempio: riciclaggio, reati societari, abusi di mercato, reati tributari.

















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