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Banca Ifis | Dichiarazione non finanziaria consolidata 2021



           struttura  organizzativa  e  delle  diverse  componenti  del  Sistema  dei  Controlli  Interni.  L’attività  di  revisione  condotta
           dall’Internal Audit è, quindi, trasversale a tutti i processi aziendali.

           Al fine di individuare eventuali andamenti anomali o violazioni della regolamentazione interna e di valutare la funzionalità
           del Sistema dei Controlli Interni nel suo complesso, all’Internal Audit è attribuita, in particolare, la  responsabilità delle
           verifiche sulla corretta applicazione delle disposizioni interne.

           L’Internal Audit opera sulla base della pianificazione approvata dal Consiglio di Amministrazione; a questa si aggiungono
           interventi  non pianificati in funzione di specifiche necessità e/o richieste dei principali Organi aziendali o di vigilanza
           esterni. Gli esiti degli audit sono condivisi con l’unità organizzativa di riferimento e con le funzioni di controllo di secondo
           livello,  quindi  inviati  al  Collegio  Sindacale  ed  al  Comitato  Controllo  e  Rischi.  L’Internal  Audit,  inoltre,  si  relaziona
           periodicamente con gli Organi aziendali anche tramite la presentazione di specifiche rendicontazioni di sintesi (Relazioni
           annuali e Tableau de Bord trimestrali) che, ove previsto, sono oggetto di trasmissione anche a Banca d’Italia o a Consob.

                                                                                                      [GRI 102-15]
           Il rischio di reputazione
           Banca Ifis è impegnata nel monitoraggio e nella tutela della propria reputazione e delle società del Gruppo.

           Al fine di valutare l’incidenza del rischio di reputazione, il Gruppo effettua un esercizio annuale di Risk Self Assessment
           prendendo in considerazione i fattori sia endogeni sia esogeni che potrebbero generare potenziali impatti negativi in
           termini di reputazione al Gruppo ed agli stakeholder di volta in volta impattati.

           Tra i principali fattori endogeni rientrano eventi di manifestazione del rischio operativo o di altri rischi (es.: rischi di mercato,
           di liquidità, legali, strategici), violazione di leggi e regolamenti e norme di autoregolamentazione (come il Codice Etico),
           inefficace o errata gestione della comunicazione interna o esterna e comportamenti del management, dei dipendenti o
           dei collaboratori.

           Fattori esogeni possono essere, invece, commenti e dibattiti che si sviluppano sui media, sui social network, sui blog o
           sugli altri strumenti di comunicazione digitale, riguardanti informazioni od opinioni lesive della reputazione del Gruppo o
           di singole società che lo compongono.

           Gli stakeholder impattati dal rischio di reputazione possono essere diversi. Ad esempio:

              •   Clienti: possibile indebolimento della fiducia nella Banca nel Gruppo dovuta, ad esempio, ad inefficienze nelle
                  prassi operative o a forzature commerciali;
              •   Depositanti: possibile indebolimento della fiducia nella Banca nel Gruppo con conseguente ritiro di parte dei
                  depositi alla clientela;
              •   Dipendenti e collaboratori: perdita o diminuzione di fiducia / stima dei dipendenti e collaboratori nei confronti
                  dell’azienda;
              •   Azionisti e investitori: perdita o diminuzione di fiducia / stima degli azionisti e dei mercati finanziari a causa di
                  fattori  quali,  ad  esempio,  la  presunta  incapacità  di  raggiungere  dei  risultati  soddisfacenti,  comportamenti
                  incoerenti rispetto a principi etici, percezione di non integrità manageriale, ecc.;
              •   Territorialità e collettività: perdite o diminuzione di fiducia / stima delle comunità territoriali e degli opinion maker;
              •   Autorità di Vigilanza: perdita o diminuzione di fiducia / stima delle Autorità di Vigilanza nei confronti dell’azienda
                  a  causa  di  omissioni  o  inadempienze  derivanti  dal  mancato  rispetto  di  obblighi  previsti  dalla  legge  o  da
                  disposizioni regolamentari;
              •   Fornitori e controparti: perdita o diminuzione di fiducia / stima dei fornitori e delle controparti.


           Il Gruppo  ha inoltre definito  un  set di indicatori in grado di evidenziare  tempestivamente l’insorgenza di vulnerabilità
           nell’esposizione della Banca e delle sue controllate ai rischi di reputazione e, ove necessario, relative soglie di attenzione
           ed allarme. Tali indicatori riguardano, ad esempio, l’incidenza percentuale di commenti negativi rilevati sui diversi account
           social di Banca Ifis e delle Controllate, nonché degli articoli con sentiment negativo pubblicati dalla stampa e dai media


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